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Cosa si festeggia l'8 marzo?

Cronistoria della festa della donna

08/03/2018, 15:10 | Età moderna e contemporanea

Estate 1907. Nel vecchio continente è in onda l’ultimo atto della Belle Epoque. L’equilibrio dei Balcani è instabile, l’ansia colonizzatrice schiavizza il mondo. Si brinda col sangue nero, si gioca con la polvere da sparo, si sperimenta la nuova fase di un capitalismo ancora giovane. E gli imperi centrali scricchiolano, il sistema di alleanze di fine Ottocento è presagio oscuro. Si diffondono le idee di Marx ed Hengels.

A Stoccarda nell’Agosto del 1907 si tiene il VII congresso della II internazionale socialista. Nella città sveva è presente la ‘crème’ del socialismo del tempo. Dal transalpino Jean Jaures al giovane Lenin alle tedesche Clara Zetkin e Rosa Luxemburg, capo gruppo delle Spartakus Bund e futura martire della lotta antinazista. Si discute sul colonialismo e sulle posizioni del partito in caso di scoppio di una guerra in Europa ma anche dei diritti delle donne e della rivendicazione del suffragio universale femminile. I socialisti si dimostrano favorevoli e si interessano direttamente per garantire il voto alle donne ma escludono ogni collaborazione con le femministe ‘borghesi’. L’impegno è mantenuto, pochi giorni dopo viene inaugurata la Conferenza internazionale delle donne socialiste. Clara Zetkin fu eletta segretaria. Die Gleichheit (L'uguaglianza), periodico della segretaria, divenne il principale strumento in mano alle socialiste.
3 maggio 1908, Corinne Brown diresse la conferenza domenicale del Partito socialista di Chicago, chiamata  “Woman’s Day”, dove tra le altre cose dimostrò di non volersi allineare con la volontà dell’internazionale di escludere le femministe borghesi dalla lotta per il suffragio e l’eguaglianza. Si discusse sulle differenze di salario tra uomini e donne, sulla discriminazione lavorativa e sugli abusi sessuali. Dopo un periodo di silenzio, il partito socialista di Chicago decise “di riservare l'ultima domenica di febbraio 1909 all'organizzazione di una manifestazione in favore del diritto di voto femminile”. Fu così che negli Stati Uniti la prima e ufficiale giornata della donna fu celebrata il 23 febbraio 1909. Da quel giorno in tutto l’Occidente pullularono manifestazioni di questo tipo, nei più svariati giorni d’inverno.

Ecco un elenco:

-Negli Usa si mantenne la tradizione di celebrare il Woman’s Day l’ultimo week end di Febbraio.
-Germania, Austria, Svizzera e Danimarca celebrarono la manifestazione il 19 Marzo.
-In Francia e a Vienna l’evento avvenne il 18 marzo 1911, in contemporanea con la quarantennale della Comune di Parigi.
-In Svezia l’esordio del Woman’s Day avvenne il primo maggio 1911.
-Nell’impero Russo il partito bolscevico organizzò la manifestazione il 3 Marzo 1913 ma le truppe dello Zar ne impedirono lo svolgimento. Lo stesso accadde nel 1914.

Perché oggi la Giornata internazionale della Donna è festeggiata l’8 Marzo?

Una leggenda narra di un incendio avvenuto nella fabbrica Cottons nel 1908 a New York nel quale avrebbero perso la vita più di 150 donne. In realtà la Cottons non esiste e non avvenne alcun incidente. Probabilmente si fa confusione con l’incendio della fabbrica Triangle datato 25 Marzo 1911 e non 8 Marzo 1908.

L’8 Marzo compare per la prima volta nel 1917.

La Grande Guerra dilania l’Europa. L’impero Russo resiste all’offensiva austro-prussiana sul fronte orientale. Tutte le energie e gran parte della produzione agricola son destinate alla guerra e al vettovagliamento delle truppe. Una carestia devasta le campagne di Bielorussia e Ucraina, le fonti riportano episodi di cannibalismo e necrofagia. La situazione è grave e le donne russe scendono in piazza a San Pietroburgo chiedendo pace, terra e lavoro. Lo Zar invia la cavalleria cosacca, la sua truppa d’élite, per sedare la rivolta. I Kazaki non intervengono e anzi solidarizzano con i manifestanti. È l’inizio della fine dell’impero zarista e l’alba della Rivoluzione. Nel 1921 l’8 Marzo – 23 Febbraio del calendario giuliano vigente in Russia – fu elevato a “Giornata internazionale dell'operaia”.

8 marzo 1972, Roma, Campo dei Fiori. Nella piazza resa celebre dal supplizio di Giordano Bruno, che bruciò martire per la scienza, si celebra la giornata internazionale della donna. Le femministe esibiscono cartelli a favore dell’aborto e contro la Chiesa e il matrimonio. Il clima è freddo, così come il conflitto tra i due blocchi che dividono il mondo. Il governo non gradisce la manifestazione e disperde le protestanti a manganellate. Fu ferita alla testa la famosa femminista Alma Sabatini.

Perché la mimosa?
Fu un’idea di alcune comuniste italiane, usata con successo proprio perché fiorisce nei primi giorni di marzo.

Cosa si festeggia l’8 Marzo? A voi la scelta.

Ignazio Angelo Pisanu

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